ORRORE: MA E' TUTTO VERO?



Vi riporto di seguito notizie reperite in rete, da un altro blog e da un articolo del giornale Avvenire... sto ancora cercando di non vomitare...





Si avete letto bene, il 23 giugno si terrà la giornata Mondiale dell'orgoglio Pedofilo,(boyloveday international) questo è il sito della manifestazione : http://www.ibld.net/ibld.cgi, non è un sito illegale, non contiene pornografia, anzi questi signori si impegnano a convincere i loro lettori di agire nel bene, di volersi differenziare dai criminali, da chi fa atti violenti, da chi costringe i bambini, i ragazzi, dicendo che loro li amano. Interessante la galleria di immagini, dove anche babbo natale viene mostrato come pedofilo e interessante questa immagine http://www.ibld.net/ibld99dcc.jpg dove addirittura viene mostrato un prete amorevole con un ragazzo, si evince un desiderio di far apparire assolutamente normale o come perversione sessuale, che ne sò come partecipare ad un'orgia, un rapporto amoroso da tra un ragazzino e un adulto. Non è una novità, sono 8 anni che questa giornata esiste, che questo sito è on line, nell'indifferenza di tutto gli organismi internazionali, qualcuno ha addirittura richiesto l'intervento dell' ONU, ma tutto è rimasto così comè. Questa è la prima risposta a questa giornata: UNA FIACCOLATA A PALERMO CONTRO LA PEDOFILIA L’Associazione per la Mobilitazione Sociale di Palermo, chiede che vengono oscurati tutti i siti web che in qualche modo danno voce e spazio alla pedofilia. Le istituzioni prendano una ferma posizione considerando reato anche la solo promozione on line di questo turpe mercato. Un fermo “No” contro la “Giornata Internazionale dell’orgoglio pedofilo”. La parola pedofilia a volte l'avviciniamo a un concetto astratto, bambini molestati, ma l'orrore non ci pervade fino in fondo, invece io voglio suscitare quell'orrore, che sia forte fortissimo, e mi scuso se riporto questo racconto tratto dal libro: Predatori di Bambini, scritto da Massimiliano Frassi, Shay Cullen, più volte candidato al Nobel per la Pace, che dal 1974 con la sua associazione Preda è in prima linea nella lotta contro la pedofilia. Il missionario si chiama Shay Cullen...la bambina, invece, Rosario ( con la 'o' finale ), Rosario Bayont per l'esattezza. Le loro vite si incrociano in una camera d'ospedale. Rosario è stata ricoverata la sera prima con fortissimi dolori alla pancia. Ha dieci forse dodici anni e vive in condizioni inimmaginabili per la maggior parte dei suoi coetanei italiani. Malgrado questo le analisi non riscontrano alcuna grave malattia e gli evidenti segni segni di penetrazione vaginale e anale, sostengono i medici, non possono essere la causa di un dolore così continuativo nel tempo e non controllabile nemmeno con potenti sedativi. Il motivo verrà scoperto solo dopo una lunga e terribile agonia, durata una decina di giorni, quando con la morte di Rosario viene fatta l'obbligatoria autopsia di rito. E così, dal ventre della bimba ecco emergere la risposta ai quesiti dei medici per i suoi insopportabili dolori: il pezzo di un vibratore. Pezzo rottosi, durante la violenza a cui pare l'avesse obbligata un marine della locale base americana. Che dite ragazzi, blogger, possessori di siti, possiamo fare qualcosa, tutti noi possiamo fare qualcosa? E una risposta mi giunge come una vocina lontana, una vocina che non voglio ascoltare, ma la risposta è forse...no. Proviamoci, facciamo una catena di blogger, prendete questo post, non dovete citarmi, non dovete linkarmi, se credete che possiamo urlare un NO anche noi, prendetelo e fatelo prendere ai vostri amici blogger, uniamo le nostre forze per qualcosa di positivo.


Orrore, orrore sembra _ Ma qualcuno fiuta un favore
Davide Rondoni _Avvenire

L'orrore avanza con passo leggero. Nel silenzio irreale della rete. Nel mondo di ambiguità che si apre dietro un clic. E, va detto subito, fiancheggiato da una banale irresponsabilità nel trattare i fatti del sesso che sta toccando livelli altissimi anche in manifestazioni o eventi cosiddetti artistici. Arte, cinema e letteratura che promuovono un'immagine disperata, banale, meccanica e addirittura bestiale dell'esperienza sessuale sono il brodo di coltura per fenomeni di questo genere di orrore: 1532 siti si preparano a celebrare la giornata del "Boyloving", dell'amore pedofilo, il 23 giugno. E se ne sono aggiunti molti altri, denuncia don Di Noto, il sacerdote che è in prima linea da tempo a denunciare il fenomeno. La mappa dell'orrore che Di Noto va pazientemente rivelando - incurante delle minacce che anche dopo la puntata di Annozero ha ricevuto - si arricchisce di nuovi particolari. Che lasciano senza quiete. Come ad esempio, la possibilità nel tranquillo Liechtestein di poter far vivere siti di propaganda pedofila, grazie a una legislazione più larga che, come avviene per i paradisi fiscali, sta attirando tanti anche dall'Italia. E come tutte le spirale di orrore, anche il fenomeno va raffinandosi. A preoccupare non sono più solo i cosiddetti siti "classici" di scambio e promozione di orrendo materiale su bambini sugli abusi nei loro confronti. L'orrore non ha più solo il volto imprevedibile e l'animo guasto del pedofilo. È in atto una campagna che tende a giustificare in termini culturali e di finezza affettiva le "attenzioni particolari" verso i minori. Una pesante e strisciante lobby, la chiama don Di Noto. Che come spesso le lobby non dichiara apertamente il suo scopo, ma agisce di astuzia e di persuasione occulta. E che fa leva sulla obiettiva difficoltà di discernere in zone grigie degli atteggiamenti e delle azioni. Difficoltà che, va detto, può far incorrere in gravi errori, com'è accaduto, e che dunque va affrontata con massima cautela. Ma è da quin dici anni, non da ieri, che don Di Noto e la sua associazione Meter denunciano il fenomeno di "apologia" della pedofilia che esiste in modo strisciante. Che è vastissimo e tocca molti Paesi. Però in Italia solo una persona è stata finora arrestata per apologia del delitto di pedofilia. Ministri denunciano, procure si danno da fare per oscurare i siti sospetti. Ma il fenomeno ha ormai la rilevanza di un problema culturale, non solo patologico o penale. Chi finge di non vedere, chi banalmente si compiace di vedere attrici che baciano cani e scrittrici che ne parlano nei loro romanzetti mediocri, non si accorge che sotto le azzimate citazioni di filosofi del passato e dietro le caricature del diritto alla libertà di espressione, si sta addensando una nera nube sopra una delle faccende fondamentali e più delicate dell'esperienza umana, il sesso. Una nera nube che esce da cervelli e corpi annoiati, nei quali la perversione diviene la patologia di quella noia. La rete infatti dà rilievo a un fenomeno che le preesiste. Mette ambiguamente in luce un'oscurità che è nutrita da molti fenomeni di perversione che si radicano in una simile sconfitta della dignità della persona. Può essere più comodo dipingere i pedofili come nuovi orchi sbucati da chissà quali loro antri informatici; o pensare che tale forma di malvagità sia solo una sorta di psicopatologia. Ma quando gli orchi sentono di poter organizzare una pubblica giornata in cui essere orgogliosi, vuol dire che fiutano nell'aria qualcosa che riguarda tutti e che li favorisce. Del resto se, come affermano in tanti a riguardo di molte faccende spinose, la morale ha un fondamento solo relativo, spesso si tratta solo di aspettare che cambi il vento, e che maturino, rinforzandosi, certe opinioni. L'avanzata silenziosa degli orchi, muniti di armi sfuggenti e raffinate, sia l'occasione per guardare con meno ipocrisia i tanti modi con cui, a proposito di sesso, di bambini e di diritti si sta muovendo la nostra intera società.

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