Asiago (lingua cimbra: Sleghe, ted.: Schlege) è un comune di 6.758 abitanti della provincia di Vicenza che insieme alle altre località dell'Altopiano dei Sette Comuni (Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana e Rotzo), dopo un referendum, ha scelto di passare alla regione Trentino Alto Adige e quindi di distaccarsi dal Veneto.
I primi insediamenti umani risalgono al periodo paleolitico e mesolitico e i primi abitanti stabili appartengono all'epoca preromana. Nella lingua e nella tradizione cimbra, sono stati rilevati anche indizi che sono ricondotti ai Goti o ad altre popolazioni “barbare”, quindi un'influenza longobarda.
È invece ormai certo che dalla Germania meridionale sono scesi, intorno e particolarmente dopo l'anno Mille, dei gruppi provenienti per lo più dall'area linguistica bavaro-tirolese e forse in parte anche dalla Danimarca delle famiglie in cerca di terre da coltivare che raggiunsero l'Altopiano e qui si stabilirono colonizzandone il territorio, portando i loro costumi e la loro lingua, il cimbro, parlata da alcune persone ancora oggi.
Dal 1310 al 1807 si costituì uno dei primi governi autonomi e democratici della storia, la Spettabile Reggenza dei 7 comuni, con moneta e milizia propria.
Agli inizi del XIII secolo gli insediamenti tedeschi, che daranno in seguito vita ai Sette Comuni, dovettero organizzarsi militarmente per difendersi dalle mire espansionistiche dei vicini; come il potente signorotto di Castel Ivano della Valsugana e in questo, trovarono l'appoggio di Ezzelino III da Romano. Tra il 1036 e il 1260 i comuni dell'Altopiano (Asiago, Enego, Lusiana, Gallio, Foza, Roana e Rotzo), si alleano fornendo le migliori truppe all'esercito del ghibellino Ezzelino III.
Il 29 giugno 1310 venne definito lo statuto della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni; l'insegna che lo sosteneva e guidava recitava: “Dise saint Siben, Alte Komeun, Prudere Liben”, Questi sono i Sette Antichi Comuni, Fratelli Cari.
Nel 1327 la federazione dei sette comuni, pur mantenendo la propria autonomia amministrativa, passò sotto l'ala protettiva degli Scaligeri di Verona. La Reggenza nel 1387 passò sotto la protezione dei Visconti di Milano, che ne rispettarono lo statuto, ne assicurarono l'autonomia amministrativa, ne riconobbero le esenzioni e i privilegi, denominò gli abitanti dei Sette Comuni “i tedeschi delle montagne del distretto di Vicenza”. Il 20 febbraio 1404 secondo il calendario Veneto, il 1405 secondo quello attuale, la Federazione dei Sette Comuni fece uno spontaneo atto di dedizione alla Repubblica di Venezia, che con la decadenza delle signorie degli Scaligeri e dei Visconti allargò il suo dominio nella terra ferma. Non fu un atto di sudditanza, quanto piuttosto di un patto che permise ai Sette Comuni un certo sviluppo economico e democratico, favorendo la produzione e il commercio del legname, del carbone, della lana, dei formaggi, dell'artigianato. L'organizzazione interna delle comunità locali fu in genere lasciata all'iniziativa e all'autodeterminazione della gente dell'Altopiano. La comunità costituiva delle frazioni identificate col cognome dei residenti, tutti imparentati tra di loro, in cui ogni decisione veniva discussa in un'assemblea dei capifamiglia che eleggeva tra i suoi membri i governatori del colonnello. I governatori eleggevano a loro volta i deputati per l'amministrazione del comune, che nominava uno o due rappresentanti a formare il consiglio della Reggenza.
Con la rivoluzione francese e le vittorie di Napoleone, nel 1797 la Repubblica Serenissima di Venezia cadde e con essa pure la Spettabile Reggenza dei Sette comuni.
È invece ormai certo che dalla Germania meridionale sono scesi, intorno e particolarmente dopo l'anno Mille, dei gruppi provenienti per lo più dall'area linguistica bavaro-tirolese e forse in parte anche dalla Danimarca delle famiglie in cerca di terre da coltivare che raggiunsero l'Altopiano e qui si stabilirono colonizzandone il territorio, portando i loro costumi e la loro lingua, il cimbro, parlata da alcune persone ancora oggi.
Dal 1310 al 1807 si costituì uno dei primi governi autonomi e democratici della storia, la Spettabile Reggenza dei 7 comuni, con moneta e milizia propria.
Agli inizi del XIII secolo gli insediamenti tedeschi, che daranno in seguito vita ai Sette Comuni, dovettero organizzarsi militarmente per difendersi dalle mire espansionistiche dei vicini; come il potente signorotto di Castel Ivano della Valsugana e in questo, trovarono l'appoggio di Ezzelino III da Romano. Tra il 1036 e il 1260 i comuni dell'Altopiano (Asiago, Enego, Lusiana, Gallio, Foza, Roana e Rotzo), si alleano fornendo le migliori truppe all'esercito del ghibellino Ezzelino III.
Il 29 giugno 1310 venne definito lo statuto della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni; l'insegna che lo sosteneva e guidava recitava: “Dise saint Siben, Alte Komeun, Prudere Liben”, Questi sono i Sette Antichi Comuni, Fratelli Cari.
Nel 1327 la federazione dei sette comuni, pur mantenendo la propria autonomia amministrativa, passò sotto l'ala protettiva degli Scaligeri di Verona. La Reggenza nel 1387 passò sotto la protezione dei Visconti di Milano, che ne rispettarono lo statuto, ne assicurarono l'autonomia amministrativa, ne riconobbero le esenzioni e i privilegi, denominò gli abitanti dei Sette Comuni “i tedeschi delle montagne del distretto di Vicenza”. Il 20 febbraio 1404 secondo il calendario Veneto, il 1405 secondo quello attuale, la Federazione dei Sette Comuni fece uno spontaneo atto di dedizione alla Repubblica di Venezia, che con la decadenza delle signorie degli Scaligeri e dei Visconti allargò il suo dominio nella terra ferma. Non fu un atto di sudditanza, quanto piuttosto di un patto che permise ai Sette Comuni un certo sviluppo economico e democratico, favorendo la produzione e il commercio del legname, del carbone, della lana, dei formaggi, dell'artigianato. L'organizzazione interna delle comunità locali fu in genere lasciata all'iniziativa e all'autodeterminazione della gente dell'Altopiano. La comunità costituiva delle frazioni identificate col cognome dei residenti, tutti imparentati tra di loro, in cui ogni decisione veniva discussa in un'assemblea dei capifamiglia che eleggeva tra i suoi membri i governatori del colonnello. I governatori eleggevano a loro volta i deputati per l'amministrazione del comune, che nominava uno o due rappresentanti a formare il consiglio della Reggenza.
Con la rivoluzione francese e le vittorie di Napoleone, nel 1797 la Repubblica Serenissima di Venezia cadde e con essa pure la Spettabile Reggenza dei Sette comuni.
La Grande Guerra: 1915 - 1918
(...) La Città di Asiago, come tutti gli altri comuni dell'Altopiano, è stata direttamente interessata dagli eventi della prima guerra mondiale. Nel 1916, durante la Strafexpedition, infatti, l'esercito austro-ungarico sfondò sul fronte trentino trasformando l'Altopiano in un campo di battaglia, con la distruzione dei centri abitati e l'evacuazione della popolazione civile.
Il sacello ossario, costruito nel dopoguerra raccogliere le spoglie dei soldati caduti in due anni di aspri combattimenti, è diventato insieme a quelli del Pasubio, del Monte Grappa e di Tonezza del Cimone, simbolo della provincia di Vicenza.
Seconda Guerra Mondiale
Il sacello ossario, costruito nel dopoguerra raccogliere le spoglie dei soldati caduti in due anni di aspri combattimenti, è diventato insieme a quelli del Pasubio, del Monte Grappa e di Tonezza del Cimone, simbolo della provincia di Vicenza.
Seconda Guerra Mondiale
Asiago è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione essendo stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Città gemellate
Tempio Pausania
Noventa Vicentina
Sinnai
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Noventa Vicentina
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