8 marzo, un giorno per ricordarsi di essere donne?

non mi piace questa festa, non mi è mai piaciuta, non sopporto le disparità e ricordare non aiuta a farle sparire.
detesto quelli che credono ancora che le donne siano:
- oggetti
- trastulli
- bestie da soma
- due cosce aperte a comando
- cibo e letto caldo e biancheria pulita
- problemi in meno di cui occuparsi
- inferiori
- da compatire
- da temere
- da annientare...

odio le donne che:
- si sentono superiori e non lo sono
- che si vergognano di essere donne e lottano per mascolinizzarsi
- che non sanno dove il confine giace dimenticato dal lecito

non festeggio oggi, non insegnerò alle mie figlie a festeggiare.

insegnerò loro a lottare, sempre, per ciò che spetta loro di diritto come esseri umani e come esseri meravigliosi, donne.

e non voglio dirne ancora.

Commenti

Max Caldara ha detto…
Che dire, Elentàri, concordo in pieno e lo sai.
Con orgoglio e a testa alta, posso far gli auguri alle donne, in questo giorno, che si festeggi o meno, non già come "ricorrenza unica nell'anno e passato il santo, passato la festa", come si dice qua... ma perchè il rispetto enorme che nutro per le donne mi consente di dedicarVi un sorriso in più in un giorno che dovrebbe ricordare eventi luttuosi (non festa) e lotte per l'emancipazione.
Sono d'accordissimo con te, mia stupenda amica, nel detestare sia gli odiati misogini sia le femministe misantrope.
Non è prevaricando ora l'uomo ora la donna che si ottengono risultati... ma alleandosi.
Insegnerò ai miei figli, se ne avrò, a capire le potenzialità enormi delle donne, e alle mie figlie, se ne avrò, allo stesso modo a capir l'importanza degli uomini.
A come siano profondamente diversi ma tuttavia indissolubilmente complementari i due mondi.
E che il vero paradiso nasce dall'unione perfetta dei due mondi.
un saluto, amica mia, a presto!
P.S.:Appena posso ti chiamo ;)
Anonimo ha detto…
Ce ne fossero di Donne come te...