Che cosa significa essere pagani?
Amo i boschi e la profondità dei loro silenzi
amo i i ruscelli, i fiumi, i laghi e lo sconfinato spazio del mare,
gli alberi sono miei padri e fratelli,
le valli mie madri e sorelle,
miei numi le montagne,
mio abbraccio fecondo la terra,
le creature che vivono in questo mondo sono miei compagni di viaggio
e non sono sola se sono in mezzo alla natura.
Amo la voce del vento e il tintinnare della pioggia,
lo scroscio del temporale e l'urlo del tuono,
amo l'odore del ventre umido di mia madre dopo la tempesta
e ascoltare gli uccelli che salutano il nascere e il morire del giorno.
Amo camminare da sola nel silenzio muschioso del bosco
e attendere che l'incanto si apra ai miei occhi.
Per ritrovare la quiete amo guardare il mio alveo, il cielo
mentre i miei piedi affondano nella terra.
Amo il sole quieto e gioioso della primavera
quello brioso dell'estate
quello malinconico dell'autunno
e quello perlaceo dell'inverno.
Amo le notti di stelle che colmano l'infinito.
Amo la luna in ogni sua apparizione,
madre, signora o sorella,
ella segue altera, silente e benigna
ogni mio passo
e tutti i miei sogni.
Amo sprofondare le mani nella terra
allevare le mie rose e le mie figlie
amo la mia gatta
e la sua vita pulsante tra le mie braccia.
Percepisco la vita che scorre dentro e fuori di me
e nulla di ciò che è vivo mi è estraneo
anche se non amo
entrare nel cuore degli uomini e delle donne.
Amo il passato e il presente
e il futuro lo affido al sogno
e cerco di dimenticarne il peso.
Non ci sono dei, nè spiriti, nè entità
al di fuori del demonio
e dei suoi seguaci?
Allora perché sento la vita
ridere e gridare e sfrecciare
attorno a me
anche nei momenti di quiete mi è presente
e non è maligna
ma volto gioioso e sorridente?
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