post ferie: il rientro nella routine


Tornando oggi al lavoro, la prima sensazione che mi ferisce è la mancanza delle mie bambine, della cui compagnia ho goduto in questi quindici giorni.
Il mio pc di casa è sempre morto, ucciso dai virus, almeno la connessione con internet. Risolveremo pure questa.
A settembre la mia bimba più grande inizia la prima elementare e io sono protesa con emozione verso questa porta che varcherò con lei.
Il mio cammino prosegue tra più buio che luce.
Mi manca il caldo, quasi materno afflato confortevole della Messa, l'essere dinanzi a Qualcuno che leggendoti dentro ti comprende per intero senza zone d'ombra, ma questa chiesa modernista post conciliare che mi ha disgustato in lungo e largo non ho alcuna intenzione di farla tornare nella mia vita.
Non solo e non tanto per il cammino che sto percorrendo, quanto perché sono stufa di farmi prendere in giro dal protagonismo di scarso talento di questi attori che sono diventati i sacerdoti, non più uomini dell'altare ma della tavola protestante imbandita per lo show domenicale.

Non so che cosa farò. Non voglio abbandonare il nuovo cammino intrapreso, voglio comprendere, certo è che se volessi rivedere un sacerdote, un giorno, mi cercherei uno di quelli tosti, autentici, uno della Fraternità San Pio X, per intenderci!

Ipotesi per ora lontana.

Il rientro nella routine mi obbliga ad agire, le ferie senza pc, con le mie figlie e i miei pensieri, mi hanno aiutato a meditare sulla mia vita e i miei giorni.

Commenti

Max Caldara ha detto…
Che il mio abbraccio più grande ti stringa fortissimo, amica mia.
Mi sei mancata e mi è mancato leggerti.
il tuo Elendil