Con l’avvento del Cristianesimo, il termine Stregoneria, usato in precedenza per definire negativamente certi tipi di magia, venne utilizzato per definire numerose pratiche religiose e magiche connesse agli antichi culti pre-cristiani; culti ai quali, dopo una iniziale convivenza, la nuova religione si oppose poiché, così aveva deciso, appartenevano alla sfera satanica, diabolica, ‘malvagia’ ed erano quindi profondamente dannosi per tutta la comunità.
Coloro che, nonostante gli avvertimenti, continuavano a seguire gli antichi culti, ma anche coloro che pur credendo fermamente nella nuova religione ufficiale, si dedicavano ad atti magici, rituali ed incantesimi, furono isolati, disprezzati e perseguitati. Il nome con cui più comunemente furono chiamati i seguaci degli antichi culti, ma anche coloro che, sebbene non lo fossero, venivano considerati tali, fu "Streghe", termine che deriva dal latino "strix" (plurale "strigis"), usato in epoche precedenti per indicare un rapace notturno simile alla civetta che si credeva solesse stridere orrendamente di notte e succhiare il sangue dei bambini.
Con l’odio crescente e l’intolleranza sempre più ossessiva la Chiesa si mosse con tutte le sue forze per eliminare fisicamente queste Streghe, che però molte volte non erano altro che persone, prevalentemente donne, che conoscevano l’arte delle erbe, che erano levatrici o che, semplicemente, erano considerate strane, particolari, ribelli o che per qualche motivo erano storpiate o deformate da qualche malattia. Accanto a queste si aggiunsero quelle donne che, perfettamente “normali”, erano vittime di invidie o gelosie. Segnalandole come possibili Streghe i rivali erano certi di toglierle di mezzo (a meno che non fossero poi segnalati loro stessi), in un crescendo di isterismo, paura, fanatismo, terribile e travolgente autosuggestione fino ad arrivare alla pazzia più pericolosa, incontrollabile e contagiosa.
Al giorno d’oggi si può assistere ad una considerevole diffusione della cosiddetta “stregoneria” neo-pagana, dalle moltissime diramazioni. Neo-pagana perché, come gli stessi neo-pagani la descrivono, nata dopo il Cristianesimo, seppur essa cerchi di attingere il proprio bagaglio di usanze e credenze dagli antichi culti pre-cristiani. Questo tentativo di attingere rimane comunque il più delle volte ad un livello molto superficiale e legato all’apparenza, la qual cosa non può che essere normale, dato che il cuore degli antichi culti era formato da rituali sacri, Misteri e magie segrete che mai furono rivelati (soprattutto quelli femminili), e che quindi non potrebbero in alcun modo essere ripetuti e “rielaborati” oggi a seconda dei gusti e delle preferenze personali dei praticanti -i quali si sentono addirittura degni di manipolare ciò che anticamente era sacro ed immutabile; ed inoltre il più delle volte si assiste alle tipiche esibizioni di neo-pagani saccenti e ‘sofisticati’, che si sentono in possesso di grandi ed importanti esperienze e conoscenze, mentre ciò che in loro è veramente e sconsideratamente grande è soltanto l’ego, ovvero il nulla. Essi inscenano spesso riti simili a “spettacoli” teatrali, solitamente chiassosi e di dubbio gusto, attraverso i quali credono di potersi connettere con una qualche Divinità, mentre, c’è da immaginarsi, ciò che ottengono sia solo un’ulteriore auto-celebrazione del proprio ego, affiancata dal più che lecito fastidio degli abitanti di boschi e luoghi naturali isolati, che vengono inutilmente disturbati.
È tuttavia possibile che sia sopravvissuta una qualche tradizione antica mantenuta segreta per moltissimo tempo, che contenga ancora lo spirito e le radici degli antichi culti che conducevano ad una Conoscenza vera e profonda, all’autentica ed intima sintonia con la Grande Madre primigenia e all’abbandono di tutte le artificialità in favore della più limpida e bella naturalità (simbolizzata dalla nudità sacra dinnanzi alla Natura). Ed in tal senso è dunque possibile che vi siano ancora portatrici e portatori delle antiche Saggezze, dell’antica Stregoneria se vogliamo, ovvero di quelle tradizioni sacre che con il cristianesimo furono chiamate in tal modo, tramandate oralmente nei secoli, e custodite con amore e dedizione impeccabili.
Questo splendido lavoro non è mio, l'Autrice è Violet che lo ha voluto e creato per il suo bellissimo sito Il Tempio della Ninfa (www.tempiodellaninfa.net), ma ne condivido sentire, passione, sentimento, intento, intesa e parole e la ringrazio per avermi concesso di pubblicarlo.
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