Echi


Ricordi, memorie, fili intrappolati nei pensieri. Un'altra vita? Esistenze tessute l'una nell'altra? O ricordi di qualcun altro intrappolati nel tempo che come una ragnatela invisibile ci avvolge e ci coinvolge anche quando non è di noi che parla?
Non so, non mi faccio domande, non ho risposte. Mi limito ad ascoltare il canto del tempo dentro di me. Guizzi di luce e di colore come pennellate su una tela, le mie sensazioni, quando attorno a me percepisco la vita che ruggisce dentro di me e la ascolto e la canto nell'intimità della mia anima.
E' la stagione del Raccolto. Il tempo in cui la stagione estiva si chiude.
Per i Celti a Lughnasadh, il Raccolto, la festa del dio Lugh, all'incirca attorno al 2 agosto, era il tempo in cui l'estate terminava, s'apriva l'autunno, c'era il raccolto, i frutti da mettere via, grano e orzo e pane e vita nuova che sarebbe rimasta nelle case per nutrire, sfamare, far crescere uomini e bestie prima di tornare nella terra bruna.
Non faccio bilanci a Lughnasadh, non posso farne. Non è ancora tempo, per la mia anima.
Così mi limito a essere un vaso, un contenitore per questa immensa energia vitale millenaria, inesauribile, eterna, che tutto crea, permea, avvolge, sostiene, consuma.

Commenti

Elena ha detto…
Affascinante leggere cio' che scrivi... Sembri un menestrello che racconta di tempi antichi così che la memoria non si perda, così che tutti possano ricordare le cose vere della vita!
Non smettere mai di farlo, è bello, coinvolgente ed interessante!!!
Un abbraccio forte-forte!
Elena.
P.S.: Hai visto il mio ultimo post? Cosa ne pensi degli spilloni?
Corinne. ha detto…
Coucou la miss !!
Je viens aux nouvelles !!
J'espère que tu vas bien ainsi que ta petite famille !!
Bientot les vacances ?
amitié
corinne