L'ho detto più volte su questo mio diario virtuale, lo ripeto spesso, che sono un segno di terra e un animale essenzialmente amante del silenzio, delle brume, del Nord inteso soprattutto come scelta di vita, la quiete odorosa delle foreste, le cime dei monti e la solitudine come filo esistenziale.
Il silenzio dell'Inverno è quello della mia anima, che attende di veder spuntare la vita, ora dormiente nell'oscurità del cuore come nella terra umida e silente.
Sono in attesa, di moltissime cose. Tutto matura con lentezza e il tempo non mi è mai stato amico, ma sono disposta ad attendere, per questa volta.
Fare progetti per il futuro è particolarmente stancante. Da quando il sisma del 6 aprile 2009 ha sconvolto per sempre quello che vivevamo come il nostro mondo, tutto è divenuto troppo distante, tropo lontano, come un sogno sfumato sul fare del giorno, evanescente, inconsistente, dopo la rabbia e la disperazione, la tragedia si trasforma in dura voglia di ricominciare, ma è tutto sbagliato, qui.
Però è questa la realtà.
Ora mi rendo conto che la mia stanchezza fisica incide in modo eccessivo sul morale. Ma la gioia di avere due bambine si paga a caro prezzo, emotivamente e fisicamente. Però va bene, sono loro il motore della mia esistenza.
Un giorno ci andrò davvero in qualche foresta del profondo Nord e non tornerò più.
Per ora, un abbraccio.
Il silenzio dell'Inverno è quello della mia anima, che attende di veder spuntare la vita, ora dormiente nell'oscurità del cuore come nella terra umida e silente.
Sono in attesa, di moltissime cose. Tutto matura con lentezza e il tempo non mi è mai stato amico, ma sono disposta ad attendere, per questa volta.
Fare progetti per il futuro è particolarmente stancante. Da quando il sisma del 6 aprile 2009 ha sconvolto per sempre quello che vivevamo come il nostro mondo, tutto è divenuto troppo distante, tropo lontano, come un sogno sfumato sul fare del giorno, evanescente, inconsistente, dopo la rabbia e la disperazione, la tragedia si trasforma in dura voglia di ricominciare, ma è tutto sbagliato, qui.
Però è questa la realtà.
Ora mi rendo conto che la mia stanchezza fisica incide in modo eccessivo sul morale. Ma la gioia di avere due bambine si paga a caro prezzo, emotivamente e fisicamente. Però va bene, sono loro il motore della mia esistenza.
Un giorno ci andrò davvero in qualche foresta del profondo Nord e non tornerò più.
Per ora, un abbraccio.
Commenti
Berkana
Vania
Tieni duro, anche se è difficile.
Un abbraccio Nadia
Ti abbraccio.
E pensa alle tue bimbe, alle tue radici, e prendi un po' della loro forza...
Per intanto un abbraccio,
Pisi