Pensieri notturni

Il tempo che passa è una rete in cui s'impigliano i nostri desideri.
Nella spirale che si solleva e si adagia nelle pieghe dell'infinito, restano intrappolati i ricordi, le memorie di un'altra vita, di quel sussurro del cuore che a volte ci sorprende come se avessimo già vissuto quell'istante, quella emozione e noi, come la nebbia quando viene il giorno, non riusciamo ad afferrarli, evanescenti brandelli di ciò che non è più palpabile.

Un consiglio da sorella e da amica a quanti, bontà loro, passano di qui:
prendetevi, ogni giorno, senza dimeticarvene mai, dieci minuti, non più ma nè meno, di tempo per voi, per riallacciare fuori e dentro di voi ciò che vedete state perdendo, se vale la pena tenerlo, altrimenti lasciatelo andare, persona, legame, ricordo o qualunque cosa sia.

Chi viaggia leggero viaggia veloce e quando la nave della morte verrà a prendermi, nel porto solitario dei miei giorni, giacchè tutti moriamo soli, voglio farmi trovare nuda, senza bagaglio a rallentare l'andare, perché le vele possano gonfiarsi del vento che conduce ad Avalon, quella vera...

Commenti

Berkana ha detto…
:)...............mi hai lasciato senza parole!
Un abbraccio
Berkana
Elena ha detto…
Ottimo consiglio: io mi sono presa i miei dieci minuti fermandomi a leggere le tue belle parole...