Vedo famiglie sulla spiaggia, bambini che imparano a camminare e a nuotare tra le braccia dei genitori.
Tua madre è un nido sicuro, le braccia che ti accolgono, la bocca che ti nutre, ti parla, ti bacia, le mani che ti carezzano, gli occhi che ti sorvegliano e che ti seguono, il cuore che batte con il tuo, orecchie che ascoltano.
Tuo padre è la tua porta sul mondo, il metro di paragone con tutte le persone che incontrerai, il tuo saldo rifugio, il tuo baluardo, quello che è con te quando hai paura e che gioca con te e ride con te e con te costruisce castelli di sabbia e mangia gelati.
Un figlio è una parte della tua anima che hai rivestito di carne e che ha dinanzi a sè da sgranare la miriade dei giorni e che sogna tra le tue braccia e ti confida i pensieri, i bisogni, sospira e piange con te e con te ride e gioca e spesso, molto spesso, semplicemente ti accompagna per quel tratto di vita che farete assieme.
La famiglia è il cuore della vita, quella viva e pulsante, quella vera.
E' scelta, consapevole e sofferta, non dovrebbe mai essere nè un ripiego nè un intralcio. Neppure un rifugio dei sogni.
La famiglia è carne di persone che vivono assieme imparando a parlarsi, ad amarsi, a rispettarsi.
Il mare è un ponte tra due terre e io lo guardo e vorrei saper volare.
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