Anno nuovo

Anno nuovi e buoni propositi... un nuovo anno è come un dolce sconosciuto il cui profumo ci attragga e ci ritroviamo a scartarlo ancor prima di aver deciso se sia o meno il caso di mangiarlo...
Croccanti passi sulla neve, il freddo che taglia il respiro, l'inverno, stagione amata non dovrebbe finire mai, mele con cannella e zenzero e riccioli di brace ardente nella stufa e il profumo sottile, capace di farsi annusare solo dall'anima, della vita che tutt'attorno finge di nascondersi solo per riprendere fiato e forze e tornare ad abbacinare la vista e i sensi in una fulgida esplosione di sensualità incantatrice...
La terra, ventre oscuro caldo e freddo al contempo, servaggio e liberazione, esplosione di piacere nell'anima, tu che mi chiami e io fingo di non ascoltare, memorie e ricordi di qualcosa che non può essere davvero accaduto... e in fondo perché no?
Il sapore del vento, l'odore del cielo, chiusi nel mio naso, vorrei intrappolare la genuina virginea freschezza del nuovo anno così golosamente ricco di promesse, di dolore e di gioia, di incerto avvenire e di fili da intessere per costruire un bozzolo capace di schiudersi al momento giusto...
Dove andremo piedi miei? Quali passi ci porteranno lontano da casa solo per poter gioire del rientro e dire, con Sam Gangee, sono tornato?
Non so cosa sia la bellezza fino a che non contemplo le mie montagne, non conosco purezza finché non respiro il freddo pungente della mia Stagione, non so cosa sia luminosità finché non guardo il cielo delle notti d'inverno, la musica della vera vita che si dispiega come tessuto oltre il quotidiano e mi intrappola così dolcemente che preferisco morirvi dentro che liberarmi.
Desiderio e passione per ciò che la maggior parte di coloro che mi vive accanto non percepisce, non comprende e non condivide.
Chiudere la normalità in un due dita di aria, troppo poca per riempire i polmoni, una narcosi necessaria per non disturbare l'equilibrio di chi conta su di me.
Soffocando in compagnia, ritrovo il fiato nei polmoni solo quando sono sola e mi smarrisco nel nulla che sono i miei pensieri dinanzi all'Infinito, unico approdo al quale spero di giungere, quam primum.
Un nuovo anno, un altro ancora.
Non è poi così scontato. C'è di nuovo tanto da fare. Poco da dire. Molto da amare. Molto coraggio da trovare.
Forse troppo, forse no. Quello giusto per saltare nel vuoto.
Auguri, a tutti, senza distinzione. Anche a coloro che hanno lasciato la mia vita. In questo momento potrei persino perdonarli del male che mi hanno fatto. Solo ora. Non dopo, non domani. Solo ora potrei abbracciarli e perdonarli perché ora la mia forza è con me, il mio passato ha sfiorato il mio presente e insieme hanno intessuto un lembo del mio futuro, così che io credo di aver trovato un equilibrio capace di sorreggermi per un istante in questa vorticosa caduta verso lo spazio eterno che è la mia vita.
Auguri. Abbiate ciò che desiderate. Attenti a quello che chiedete. Vivete in pace e siate forti.
La vita è una spirale che si dipana lungo sentieri che solo pochi possono tracciare, la maggior parte percorrono, la totalità non guardano neppure.
Auguri.

(foto di Loreta _ Allthebeautifulthings)

Commenti

Elena ha detto…
Bellissimo post, toccanti parole, saggezza da vendere...
La tua sensibilità è unica,un dono prezioso da conservare come un fiore delicatissimo che non conosce le stagioni e si nutre di amore e passione!
Auguri cara, affinchè il nuovo anno ti porti tutto cio' che il tuo cuore desidera.
Silvia Deco' ha detto…
Questo post è meraviglioso....lo leggo solo ora e tra queste parole trovo tanto di me ..... grazie per aver espresso con poesia e dolcezza animate di saggezza sensazioni, impressioni, pensieri, intendimenti che sono un po' anche miei.

Un abbraccio. Silvia