Siamo ai primi di marzo e in questi giorni uno scorcio di inverno ci ha donato vento freddo e neve. Nonostante sia stato tardivo, dopo molti anni caldi e asciutti, questo inverno è stato bello, corposo e pieno. Spero quindi che arrivi la primavera. Si, perché dopo anni di inverni asciutti ed estati piovose, autunno e primavera sono stati sbriciolati dalle intemperanze di questo clima ormai da più di un ventennio decisamente avviato al cambiamento.
I nostri nipoti non conosceranno che due stagioni e delle nostre quattro si parlerà come di una parentesi climatica o musicale, se pensiamo al meraviglioso componimento di Antonio Vivaldi.
Primavera significa tempo di attesa, sole e cielo pulito, zeffirino, con vento e nubi candide e il respiro che si allarga a giro d'orizzonte mentre agli occhi si presentano germogli e gemme, erba nuova e uccellini che si inseguono tra rami e cespugli.
L'estate non mi appassiona, troppo calda, afosa e di sofferenza ormai anche qui in montagna. La primavera invece è ancora quel sorso di vita, quella pausa nel respiro che prendi prima di tuffarti nel mare della quotidianità. Necessaria.
I nostri nipoti non conosceranno che due stagioni e delle nostre quattro si parlerà come di una parentesi climatica o musicale, se pensiamo al meraviglioso componimento di Antonio Vivaldi.
Primavera significa tempo di attesa, sole e cielo pulito, zeffirino, con vento e nubi candide e il respiro che si allarga a giro d'orizzonte mentre agli occhi si presentano germogli e gemme, erba nuova e uccellini che si inseguono tra rami e cespugli.
L'estate non mi appassiona, troppo calda, afosa e di sofferenza ormai anche qui in montagna. La primavera invece è ancora quel sorso di vita, quella pausa nel respiro che prendi prima di tuffarti nel mare della quotidianità. Necessaria.
Commenti
Era da un po' che non passavo dal tuo angolino, bellissima l'immagine di copertina, mi piace davvero un sacco! Complimenti e buona primavera (speriamo!)