mia madre, la Terra



La dea madre, la grande madre, la terra... tutto ciò che sono lo ho avuto da lei e nel suo grembo caldo e oscuro un giorno tornerò, al termine dei miei giorni.
il suo grembo è il calderone, luogo di rinascita. ecco che ci risiamo con il calderone, non riesco a prescinderne più, ormai.

O Madre,
ventre caldo in cui esisto da sempre
in cui tornerò per rinascere,
dolce Signora,
tenera fanciulla,
saggia regina,
ascolta il mio canto.

Vengo a te senza più le mie vesti,
spoglia di ciò che fui,
perchè la luce opalescente del tuo volto perfetto
rischiari la mia pelle,
carezzi i capelli,
scenda nell'anima,
guidi i miei occhi.

Dinanzi a te,
Signora e Sovrana della Vita e della Morte,
tutto s'acquieta,
tutto si spoglia,
così che il cuore pulsante della vita stessa
emerga imperioso.

Tu sei dentro di me, Madre,
tu sei dentro di me,
insegnami a trovarti,
insegnami a parlarti,
mia Signora
perché venendo a te io trovi non più
e non solo me stessa
ma possa ritrovarmi
e riconoscermi
nei tuoi occhi e nella tua luce,
come in una rinascita.

Commenti

Max Caldara ha detto…
Amica mia, devi leggere "Le Nebbie di Avalon" se non l'hai mai fatto, ti prego... ti piacerà immensamente credo. L'autrice è Marion Zimmer Bradley. Te lo consiglio caldamente.
Un abbraccio, Dama del Bosco :)

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