La dea madre, la grande madre, la terra... tutto ciò che sono lo ho avuto da lei e nel suo grembo caldo e oscuro un giorno tornerò, al termine dei miei giorni.
il suo grembo è il calderone, luogo di rinascita. ecco che ci risiamo con il calderone, non riesco a prescinderne più, ormai.
O Madre,
ventre caldo in cui esisto da sempre
in cui tornerò per rinascere,
dolce Signora,
tenera fanciulla,
saggia regina,
ascolta il mio canto.
Vengo a te senza più le mie vesti,
spoglia di ciò che fui,
perchè la luce opalescente del tuo volto perfetto
rischiari la mia pelle,
carezzi i capelli,
scenda nell'anima,
guidi i miei occhi.
Dinanzi a te,
Signora e Sovrana della Vita e della Morte,
tutto s'acquieta,
tutto si spoglia,
così che il cuore pulsante della vita stessa
emerga imperioso.
Tu sei dentro di me, Madre,
tu sei dentro di me,
insegnami a trovarti,
insegnami a parlarti,
mia Signora
perché venendo a te io trovi non più
e non solo me stessa
ma possa ritrovarmi
e riconoscermi
nei tuoi occhi e nella tua luce,
come in una rinascita.
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Un abbraccio, Dama del Bosco :)
Il tuo Elendil